L’industria farmaceutica e i suoi strumenti
L’industria farmaceutica prevede l’utilizzo di tubazioni, filtri, impianti, serbatoi di stoccaggio e distribuzione e di REATTORI FARMACEUTICI, per trasformare i principi attivi e le sostanze in medicinali.
I REATTORI FARMACEUTICI in special modo sono il cuore della reazione bio-chimica alla base della preparazione del medicinale o della sua base.
Essi sono una sorta di serbatoi termoregolati.
Si possono distinguere tra:
- reattori con serpentina di raffreddamento/riscaldamento posta all’interno
- reattori con camicia di raffreddamento/riscaldamento posta all’esterno con o senza l’ausilio di agitatore che miscela e concorre alla reazione chimica che porta alla produzione del medicinale.
Materiale di costruzione per reattori ad uso farmaceutico
Il materiale di costruzione è sempre l’acciaio inossidabile nelle sue svariate leghe, dalla lega austenitica AISI 304 o 316 fino all’utilizzo di leghe ad alto contenuto di nichel più resistenti agli agenti corrosivi o riducenti.
Il reattore farmaceutico normalmente dispone di un agitatore che con la propria azione concorre a miscelare i diversi componenti per innescare e ottimizzare la reazione bio-chimica.
Le superfici del reattore devono avere una rugosità superficiale molto bassa, il che vuol dire avere una superficie liscia e speculare, affinché i reagenti e le sostanze impiegate non aderiscano alla superficie del reattore e possano essere convogliate agli altri impianti in tutta la loro purezza.
Ma per ottenere superfici completamente igieniche e quindi prive di qualsiasi contaminante è necessario ricorrere al trattamento elettrochimico dell’ELETTROLUCIDATURA.
A cosa serve l’elettrolucidatura e cos’è la lucidatura meccanica
La superficie della lega metallica sottoposta ad elettrolucidatura presenta delle caratteristiche uniche, in quanto consente alle sostanze presenti di non aderire alla superficie, rendendola idonea per le successive lavorazioni alle quali il REATTORE FARMACEUTICO è sottoposto.
I passaggi per raggiungere lo stato ottimale del reattore farmaceutico è innanzitutto la lucidatura meccanica.
Questo trattamento prevede il passaggio selettivo di tele abrasive, per raggiungere una superficie con rugosità superficiale idonea per evitare il pericolo che le sostanze che concorrono alla produzione del farmaco non possano aderire ed insinuarsi nel materiale.
Questo procedimento però non è sufficiente a garantire la perfetta igienicità della superficie, perché a livello microscopico la rugosità superficiale si presenta ancora ricca di imperfezioni e di “creste” e “valli”, che pur essendo microscopiche possono diventare zone di superficie nelle quali si possono formare cariche batteriche o possono essere fonte di contaminazione per le sostanze utili alla produzione del farmaco.
Il trattamento che garantisce la massima asportazione delle imperfezioni è l’elettrolucidatura
Il trattamento che garantisce la massima asportazione delle imperfezioni e delle rugosità superficiali, unita ad una completa igienicità, pulibilità e resistenza alla corrosione è LA LUCIDATURA ELETTROCHIMICA O ELETTROLUCIDATURA.
L’azione della corrente in un contesto galvanico permette l’asportazione selettiva delle rugosità superficiali fino ad ottenere una superficie liscia e completamente decontaminata.
I prodotti a contatto con la superfice sottoposta a LUCIDATURA ELETTROLITICA o ELETTROLUCIDATURA mantengono le proprie caratteristiche ed evitano di contaminarsi con i residui delle lavorazioni precedenti garantendo un prodotto finale idoneo.
La lucidatura elettrolitica o elettrolucidatura nei reattori si esegue solitamente utilizzando il reattore stesso come cella galvanica riempiendolo in parte o completamente con la soluzione elettrolitica e con il supporto di catodi si indirizza la corrente sulla superficie.
La corrente portata dalla soluzione elettrolitica mediante il trattamento di LUCIDATURA ELETTROLITICA O ELETTROLUCIDATURA svolge un’azione di “levigatura selettiva della rugosità superficiale” asportando le creste e “smussando le punte” della superficie, inoltre asporta tutti i contaminanti apportati dalla lucidatura meccanica come residui di carta abrasiva, cere o lubrificanti.
La LUCIDATURA ELETTROLITICA O ELETTROLUCIDATURA, permette altresì la formazione di un film passivo superficiale che previene i fenomeni corrosivi della superficie dell’acciaio inossidabile.